Come distinguere gli pneumatici invernali da quelli estivi

Consigli per selezionare i vari modelli di gomme selezionando le principali tipologie e le caratteristiche come larghezza, altezza e diametro

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Redazione

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Per gli appassionati di auto, i meccanici e per le persone particolarmente attente a ogni caratteristica della propria auto distinguere gli pneumatici invernali dagli pneumatici estivi può sembrare estremamente semplice ma per la maggior parte degli automobilistici rendersi conto della tipologia di gomme con cui la propria auto è equipaggiata non è così scontato.

Nella maggior parte dei casi ci si affida alle conoscenze del nostro meccanico di fiducia e ci si limita a fissare un appuntamento semestrale per la sostituzione e la rotazione degli pneumatici.

Eppure capire se uno pneumatico è invernale è molto semplice: è sufficiente verificare la presenza della sigla “M + S” sul lato esposto verso l’esterno delle vostre gomme.

La sigla “M + S” si riferisce alle parole in lingua inglese “mud + snow”, che in italiano significano “fango + neve”. Solo gli pneumatici che riportano questa sigla sono equiparabili per legge ai veicoli muniti di catene da neve.

In aggiunta alla sigla “M + S” sugli pneumatici invernali è possibile trovare il simbolo di un fiocco di neve contornato dal profilo stilizzato di una montagna: si tratta del logo “Snowflake” (3PMSF – Three Peak Mountain Snow Flake) di cui si possono fregiare solo gli pneumatici che hanno superato specifici test invernali.

Questi test mettono alla prova in particolare gli spazi di frenata su superfici innevate e devono essere più performanti rispetto ai tradizionali pneumatici standard di riferimento per i test (“Standard reference test tire”) di almeno il 7%. In alternativa devono accelerare il 10% più velocemente sempre rispetto agli pneumatici standard di riferimento.

Un tipo ancora più particolare e specifico di pneumatici consiste nelle così dette “gomme chiodate”: si tratta di gomme provviste di protuberanze, dette in gergo “chiodi” realizzate in metallo o ceramica di tungsteno.

Questo tipo di gomme sono sempre meno utilizzate in Italia in quanto il loro impiego è consentito solo in particolari condizioni del fondo stradale e solo se gli pneumatici sono certificati sulla base di quanto previsto dalla circolare del Ministero dei Trasporti n. 58/71 del 22 ottobre 1971.

Tra le caratteristiche che le gomme chiodate devono avere rientrano la sporgenza dei chiodi non superiore a 1,5 mm e il numero di chiodi compreso tra 80 e 160, a seconda della misura dello pneumatico.

Le gomme chiodate sono inoltre vietate su veicoli con peso superiore ai 35 quintali e la velocità massima deve essere limitata a 90 km/h su strade ordinarie e a 120Km/h in autostrada.

Un altro limite importante previsto in Italia è quello stagionale: i veicoli possono essere equipaggiati con pneumatici chiodati solo dal 15 novembre al 15 marzo.

La legge prevede inoltre che le autovetture con questa tipologia di pneumatici possano circolare esclusivamente su fondi innevati.

Diversamente le gomme chiodate causerebbero danni all’asfalto oltre a inquinamento acustico dovuto al rumore emesso.

Un altro tipo di pneumatico, sempre più diffuso e apprezzato è quello denominato “All Season” o “4 stagioni”. Si tratta di uno pneumatico identificato dalla scritta “4S” o “All Season” o “All Weather”, con una mescola solitamente più ricca di silice e quindi più morbida rispetto alle gomme estive ma meno morbida delle gomme invernali.

Tra le differenze più evidenti tra i tre tipi di pneumatici che vi abbiamo presentato si nota il design del battistrada: le scanalature saranno più profonde negli pneumatici invernali e meno nelle altre due tipologie. Gli pneumatici all season dovranno essere concepiti sia per assicurare resistenza al fenomeno dell’acquaplaning, ovvero aderenza su fondi stradali scivolosi, sia per permettere una minor resistenza al rotolamento nei mesi estivi.

Le gomme invernali e le gomme All Season presentano anche caratteristiche lamelle che sono invece assenti nelle gomme estive.

Per orientarsi tra i tanti modelli disponibili proposti dalle migliori marche è possibile consultare siti specializzati nell’informazione e vendita di pneumatici online.

Nei siti web dedicati a trattare gli pneumatici è possibile anche selezionare i vari modelli di gomme selezionando le principali tipologie e le caratteristiche come larghezza, altezza e diametro.

Potrete leggere le schede tecniche e ovviamente ordinare il set di pneumatici più adatti alle vostre esigenze per poi procedere al montaggio in autonomia o con l’ausilio del vostro meccanico di fiducia.

Una volta che avrete acquistato gli pneumatici più adatti alla vostra auto e alla stagione dell’anno dovrete però ricordarvi l’importanza di eseguire una costante manutenzione, per guidare sempre in sicurezza.

Uno dei controlli più importanti da eseguire periodicamente riguarda la pressione degli pneumatici: per controllarla ed eventualmente adeguarla sono sufficienti pochi minuti e in cambio avrete la certezza di viaggiare in sicurezza, conseguendo anche dei possibili risparmi sul carburante nel caso in cui la pressione delle vostre gomme fosse troppo bassa.

Una pressione troppo bassa delle gomme aumenta infatti la superficie dello pneumatico a contatto con il terreno, aumentando l’attrito e quindi aumentando il consumo di benzina per ogni chilometro percorso.

Il cambio degli pneumatici effettuato con regolarità, sul finire dell’autunno e in primavera vi permetterà di allungare la vita del treno di gomme e di sfruttarne tutte le proprietà.

Non tutti sanno che molte autorimesse offrono gratuitamente ai loro clienti il servizio di custodia degli pneumatici fino al cambio successivo: si tratta di un’ottima opportunità che vi consigliamo sicuramente di sfruttare.