La nuova truffa al distributore self-service

Scoperta una nuova truffa del distributore self-service in Italia: è stato denunciato un 34enne che ha trovato uno stratagemma per fare benzina gratis

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Silvio Frantellizzi

Giornalista Pubblicista

Giornalista pubblicista dal 2014, da oltre 10 anni scrive sul web occupandosi di vari argomenti: sport, cronaca, motori, musica, cinema e videogame.

Il prezzo della benzina, negli ultimi tempi, sta salendo in maniera vertiginosa, andando a influire in maniera negativa sui portafogli degli automobilisti italiani. C’è chi fa di tutto per risparmiare, ma quello che è successo a Offanengo, comune in provincia di Cremona, va oltre la legalità.

Un 34enne, infatti, ha scoperto uno stratagemma per non pagare la benzina e fare rifornimento gratis al distributore self-service: una vera e propria truffa in piena regola che è costata all’uomo, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti a carico, una denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Truffa del distributore self-service: come funziona

La denuncia è stata sporta al termine di un’indagine durata diversi giorni e partita dopo che il gestore di un distributore di Offanengo era venuto a conoscenza, tramite alcuni clienti, che una colonnina self-service del suo distributore non stava erogando più lo scontrino dopo il rifornimento.

Il gestore, avvertito dai clienti, ha deciso di vederci chiaro e ha aperto la colonnina per capire i motivi del blocco: una volta aperta, ha notato che nella feritoia era stato inserito un pezzo di cartone ricoperto da nastro isolante che impediva il regolare passaggio degli scontrini.

All’interno della colonnina del self-service sono stati trovati tre scontrini incastrati che non potevano uscire verso l’esterno e dunque non potevano essere recuperati dai clienti che avevano fatto rifornimento. Una volta tolta l’ostruzione alla bocchetta, il gestore ha voluto approfondire l’accaduto ed è andato a visionare personalmente le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del suo distributore.

Dai video ha notato un’auto arrivata la sera prima e parcheggiata davanti alle colonnine: dalla vettura era sceso un uomo che si era diretto verso la colonnina del self-service e aveva inserito il pezzo di cartone nella bocchetta che ostruiva la regolare erogazione degli scontrini. La stessa scena si era ripetuta due giorni dopo, con la medesima auto, riconoscibile dalla targa.

L’inserimento del pezzo di cartone nella bocchetta del distributore self-service serviva a impossessarsi in un secondo momento dei vari scontrini emessi nei casi di parziale erogazione o mancata erogazione ai clienti: così facendo il malintenzionato, una volta recuperati gli scontrini, utilizzava il codice alfanumerico riportato sulle ricevute, ottenendo così il carburante senza pagare l’importo che in precedenza era stato parzialmente o interamente non erogato.

Gli agenti responsabili dell’indagine hanno prima sequestrato il pezzo di cartone utilizzato dal malintenzionato per ostruire il passaggio degli scontrini e hanno iniziato tutti gli accertamenti del caso per risalire all’autore della truffa, partendo dalla targa del veicolo ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del distributore di carburante. L’uomo, un 34enne di Offanengo, è stato identificato ed è subito scattata la denuncia.

Auto e truffe: dall’assicurazione ai buoni benzina

Quanto successo in provincia di Cremona non è certamente il primo caso di truffe che hanno a che fare con le automobili: basti pensare alla recente truffa delle false Rc Auto online con alcuni automobilisti che sono rimasti privi di copertura dopo aver stipulato l’assicurazione su internet.

Riguardo il rifornimento carburante, nei mesi scorsi è stata scoperta la truffa del buono  benzina: diversi utenti hanno ricevuto un messaggio che circola su WhatsApp e che promette un buono di 100 euro per fare rifornimento, ma altro non è che un tentativo di phishing.