La Lancia Prisma non era un’auto nobile, aristocratica. Eppure è sicuramente una delle vetture facenti parte della storia del brand, oggi appartenente al Gruppo Stellantis, nato a gennaio 2021 dall’unione dei due grandi colossi delle quattro ruote, FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e PSA Groupe. Ma la Prisma di cui parliamo in questo articolo non è “una a caso”.
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Non ne esistono altre così
Si tratta, infatti, di una delle auto dell’Avvocato Agnelli, un esemplare unico, come si suol dire oggi una one-off, realizzata appositamente per lui. La Prisma è stata senza dubbio apprezzata, ma non tra le preferite dal popolo, e nemmeno tra chi ha lasciato il segno nella storia del marchio. Per tale motivo sembra strano apprendere si tratti di un veicolo di considerevole valore.
Eppure, costituisce un oggetto del desiderio dei collezionisti perché associata all’uomo icona del Lingotto, un personaggio trasversale, raffinatore pensatore e comunicatore. Anche i suoi più acerrimi rivali gli hanno riconosciuto una spiccata intelligenza e fiuto imprenditoriale. La leadership innata e la propensione ad apprendere come una spugna dagli altri lo hanno reso un gigante: osannato o bersagliato da critiche, chiunque nutriva una precisa opinione su di lui.
Il modello realizzato per Gianni Agnelli però è speciale. L’avvocato, che è stato il principale azionista e amministratore al vertice della Fiat, ci teneva ad usare macchina personalizzate, a cui faceva apportare differenti modifiche a piacere, delle “correzioni” esclusive, non sempre visibili all’esterno. Un esempio è proprio la Lancia Prisma “avvocato special”, che “a occhio nudo” sembra una normalissima Prisma, e, invece, presenta degli accorgimenti sensazionali, anche da parte dello staff Abarth.
Aprendo il cofano, è possibile innanzitutto notare che è stata effettuata una riverniciatura, si vede il colore rosso ricoperto. Agnelli aveva voluto “nascondere” l’indole tanto cattiva del modello, facendo diventare la carrozzeria blu; quando usava la sua Prisma, l’Avvocato non intendeva dare nell’occhio, o essere troppo sotto le luci dei riflettori.
Sobrietà e discrezione
Prediligere la sobrietà e la discrezione, doti rare allora e ancor più oggi, dove lo sbandierare la ricchezza in faccia, a mezzo social o in serata mondane in locali glamour, pare quasi un obbligo. Messo piede a bordo è possibile scorgere volante e pomello in radica Nardi, e rivestimenti in pelle o Alcantara. La pedaliera è stata adattata alle esigenze del conducente, invece il propulsore era un 2.0 Turbo in grado di sprigionare la potenza massima di ben 200 cavalli. Provvista di trazione integrale, la Lancia Prisma permetteva all’imprenditore di andare in montagna senza problemi di sorta. Era l’unica Prisma 4×4 a vantare tale motore e tale potenza).
C’è chi ha addirittura definito la Lancia Prisma narrata una Lancia Delta Integrale 8V (questa sì che ha fatto la storia) sotto mentite spoglie, e in effetti mica vanno molto lontano dalla realtà. L’auto passò di mano anni fa a un appassionato della compagnie piemontese. Oggi Lancia è uno dei brand di Stellantis sottoposto a un processo di rinascita e, visto le caratteristiche specifiche della one-off, appartenuta oltretutto ad Agnelli, dedicare alla Lancia Prisma un’eventuale edizione celebrativa sembra un’idea azzeccata.