Pulsante segreto nello specchietto: un aiuto nella notte

Gli specchietti retrovisori di ultima generazione possiedono un bottone per oscurare il vetro ed evitare gli odiosi riflessi dei fari delle altre auto

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Viaggiare di notte può causare qualche grattacapo in più rispetto al giorno, perché la luce del sole può illuminare dei punti ciechi o rendere più evidente l’eventuale pericolo che si trova nella traiettoria della propria macchina. L’oscurità, invece, aumenta il grado di difficoltà e per questo motivo bisogna essere più prudenti e accorti alla guida. Per illuminare al meglio la strada si usano i fari abbaglianti, ma talvolta qualcuno potrebbe erroneamente puntarli contro l’automobilista che lo precede, accecandolo. Il riflesso dei fari alti sullo specchietto retrovisore si rivela più di un fastidio e potrebbe persino causare un incidente. Per evitare quest’ultimo scenario, le case automobilistiche hanno pensato di introdurre un tastino direttamente sullo specchietto, il quale azione una funzione fondamentale.

Lo specchietto fotocromatico

Stiamo parlando dello specchio fotocromatico il quale si oscura in maniera proporzionale rispetto all’intensità della luce che riceve. Questo dispositivo si chiama anche ECM, acronimo di Electro Chromic Mirror. L’ECM si scurisce in modo automatico durante la notte ogni qualvolta i bagliori dei fari anabbaglianti (o abbaglianti) delle vetture che seguono arrivano dentro all’abitacolo. Molte vetture, soprattutto di fascia alta, adottano questo tipo di tecnologia, a volte anche per gli specchi esterni laterali. In questo caso, forse la loro utilità è ancora maggiore perché se quello interno (pur se non fotocromatico) può essere facilmente e velocemente spostato dal conducente in caso di abbaglio, su quelli esterni è molto più complicato e pericoloso intervenire manualmente.

L’utilità dello specchietto retrovisore

Lo specchietto retrovisore è, per antonomasia, un dispositivo il cui obiettivo è quello di innalzare il livello di sicurezza di un’automobile, una moto, un bus o un tram, attraverso l’accrescimento della visibilità posteriore. Gli specchietti retrovisori sono contraddistinti dallo specchio e dal suo supporto, un elemento che sorregge la lente e consente, possibilmente, la regolazione. Altro elemento imprescindibile è il braccio, che va dal supporto della lente dello specchio fino alla base del fissaggio, ultimo pezzo di tutta la struttura che permette di ancorare lo specchio al parabrezza o, in alternativa, al telaio dell’automobile.

Non permettono di scrutare l’intera area di strada dietro e intorno al veicolo, dunque il loro compito viene spesso accompagnato dallo sguardo diretto girando leggermente la testa. Nelle vetture di ultima generazione, dotate di telecamera posteriore, l’utilizzo dello specchietto retrovisore – specialmente nelle manovre di parcheggio – è stato quasi del tutto annullato. Resta, tuttavia, la sua fondamentale utilità durante la marcia.

In ogni caso, gli specchietti retrovisori devono essere regolati in modo da garantire una completa visibilità; tale regolazione va effettuata ogni volta che si adoperi il veicolo e dopo che è stata regolata la posizione del sedile di guida. La regolazione va effettuata di norma a veicolo fermo e non quando è in movimento.

Le ultime evoluzioni

Infine, non si possono trascurare le ultime evoluzioni che propongono degli specchi retrovisori costituiti da un display sul quale viene proiettata l’immagine ricevuta da una telecamera posteriore. Questo innalza non di poco la visibilità posteriore, soprattutto quando dall’interno questa è limitata dalla forma dell’abitacolo e dal lunotto posteriore della vettura stessa. Anche in questo caso c’è un bottone “magico” per azionare il meccanismo. Un tasto che può salvare una vita.