Un sogno infranto? L’incidente avvenuto durante un test di volo dell’Hoverbike Scorpion S-3 gettò un’ombra nel 2020 sulla promettente realtà del volo personale. Il video dell’episodio, ritraente una moto volante mentre precipita da un’altezza di 30 metri e si schianta al suolo, fece il giro del mondo. Reso di dominio pubblico dalla Polizia di Dubai, il filmato ritraente il “fuori programma” sollevò parecchi interrogativi sulla sicurezza di questi mezzi innovativi.
A livello teorico rappresentano un progresso straordinario nella mobilità, purché, però, siano affidabili, invece di porre l’incolumità del biker a repentaglio. Considerando l’elevato prezzo di mercato, pari a 150.000 dollari, i più ferventi critici definirono la due ruote un “investimento sbagliato”, per non dire di peggio.
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Instabilità per la rottura del barometro
La dinamica apparve chiara: il pilota tenta subito una discesa controllata, tuttavia il sistema di stabilizzazione dell’hoverbike, confuso dalla rottura del barometro, inizia a oscillare in maniera violenta. L’aeromobile sobbalza in modo incontrollato e perde presto quota. Sulle due eliche posteriori avviene l’atterraggio, causando il ribaltamento dell’hoverbike. Grazie al cielo le eliche anteriori si arrestano prima di provocare ulteriori danni e chi siede a bordo riesce a cavarsela.
“Il sensore del barometro ha avuto un malfunzionamento a Dubai e si è verificato un incidente: una caduta da un’altezza di 30 metri – recita la descrizione di Hoversurf nella clip caricata su YouTube -. Tutti i sistemi di sicurezza hanno funzionato bene e il pilota non è rimasto ferito. La sicurezza è la nostra preoccupazione principale. È grazie a tali incidenti che i nostri progetti stanno diventando più sicuri”.
La descrizione fornita, attribuendo la causa a un guasto al barometro e sottolineando il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza, ha fatto alzare più di qualche sopracciglio. La scena del pilota che precipita da un’altezza tanto elevata, con un casco da motocross come unica protezione, solleva dubbi circa la reale efficacia delle misure di protezione adottate.
Dramma scongiurato
A dispetto delle fragilità tecniche, le prospettive delle moto e auto volanti rimangono troppo interessanti da essere ignorate. Infatti, anche diverse società automobilistiche di fama mondiale vi destinano delle ingenti risorse. Stellantis è, ad esempio, impegnata in prima fila nello sviluppo di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. La mossa strategica colloca il gruppo all’avanguardia nella filiera. Con Archer Aviation ha siglato una partnership per la produzione del Midnight. Nel 2023-2024 ha fornito fino a 150 milioni di dollari di capitale azionario, desideroso di salire sul carro del vincitore in tempo utile. Hanno investito nel comparto anche sono Toyota, Hyundai, Honda, Porsche, Daimler, Suzuki e Tesla.
Scongiurato il dramma, gli scettici espressero delle forti perplessità riguardo alla tenuta della moto volante della Scorpion. Senza prestare loro ascolto, Hoversurf ha tirato dritto. Pioniere globale nella creazione di taxi volanti, persegue l’ambizioso obiettivo di cambiare il volto della mobilità urbana. Attenta alle esigenze del Pianeta, la compagnia ha definito un intero ecosistema green, comprensivo di stazioni dedicate, app intuitive e meccanismi di protezione all’avanguardia. Lo Scorpion protagonista del filmato dovrebbe essere il fiore all’occhiello del produttore, il cosiddetto top di gamma. Stando alla tesi di Hoversurf, la facilità d’impiego lo rende adatto sia principianti sia ai veterani.