Come regolare le sospensioni della moto

Scopri in cosa consistono gli ammortizzatori della moto, le loro funzionalità e come regolarli

Foto di Virgilio Motori

Virgilio Motori

Redazione

Virgilio Motori, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dei Motori: il sito di riferimento del settore che racconta ogni giorno il mondo delle 2 e 4 ruote.

Spesso gli appassionati di moto vorrebbero riuscire a cimentarsi nella regolazione delle sospensioni della loro due ruote. Non è di certo un intervento facile, anzi, è molto delicato e bisogna sapere come farlo alla perfezione. Vediamo alcuni consigli utili per regolare le sospensioni della moto autonomamente e ottenere un buon assetto.

Sospensioni moto: cosa sono?

Partiamo dalla base e spieghiamo che cosa sono le sospensioni della moto. Sono costituite da due forcelle anteriori e da un ammortizzatore posteriore. Esistono anche motociclette che hanno un sistema di leveraggio con ammortizzatore anteriore al posto delle forcelle e altre che, invece del mono ammortizzatore posteriore, lo hanno doppio.

La sospensione della moto quindi si compone di:

  • sistema idraulico in grado di smorzare le oscillazioni prodotte dalle variazioni della posizione della molla;
  • la molla che sostiene il peso.

È possibile andare ad intervenire sulla sospensione rendendo la molla più rigida o il sistema idraulico più veloce o più lento.

Come accordare il funzionamento tra le due sospensioni

Prima della regolazione è necessario accordare il funzionamento delle sospensioni anteriore e posteriore, in modo da poter limitare eventuali scompensi all’equilibrio della moto. Attenzione a questo passaggio fondamentale, si rischia altrimenti che il mezzo abbia delle reazioni anomale in caso di sollecitazioni esterne e il pilota potrebbe addirittura perdere il controllo della sua due ruote.

Passaggio successivo: controllare che la molla e l’ammortizzatore siano in armonia, la prima deve essere precaricata a dovere e il sistema idraulico non deve essere invece troppo frenato, per evitare che la sospensione affondi in maniera eccessiva ad ogni asperità del terreno, faticando poi a tornare distesa.

Importantissima anche la pressione delle gomme della moto, non serve a nulla regolare le sospensioni se gli pneumatici non sono gonfiati alla pressione corretta. Tutte le regolazioni e le modifiche alle sospensioni richiedono molto tempo per essere testate; è importante inoltre che freni, molle, pneumatici e tutti gli elementi siano in perfetto equilibrio tra loro.

La regolazione statica delle sospensioni della moto

In questo modo si regola l’assetto della moto, e quindi l’altezza di base che dà appunto il giusto assetto alla due ruote durante la marcia.

Prima di tutto regola il precarico:

  • innanzitutto apri l’idraulica del freno in compressione ed estensione del mono ammortizzatore e della forcella;
  • alza il mezzo dal telaio per sollevare le ruote da terra;
  • misura la distanza che intercorre tra perno ruote e punto fisso del telaio; per aiutarti prendi come riferimento una vite e disegna una retta perpendicolare alla superficie stradale;
  • appoggia nuovamente la ruota a terra e rifai la stessa misurazione, il risultato è l’abbassamento statico, che dovrebbe essere del 5-10% al posteriore e del 20-30% all’anteriore per le moto medie e maxi sportive. Del 5-10% sul posteriore e 15-20% sull’anteriore per le moto da pista;
  • la stessa misurazione deve essere ripetuta un’altra volta, ma solo al retrotreno con pilota a bordo, benzina e passeggero (eventuale). In queste condizioni l’abbassamento del posteriore deve essere del 20-25% per moto da circuito e 20-30% per moto usate su strada.

Come regolare l’idraulica

Vediamo i passaggi:

  • per prima cosa bisogna tirare la leva del freno anteriore e comprimere/estendere la forcella diverse volte;
  • tenere poi la leva del freno tirata, lasciare stendere la forcella, che deve comprimersi di poco;
  • a questo punto bisogna regolare il freno anteriore comprimendolo e lasciandolo (sul libretto d’uso e manutenzione della moto vi sono le istruzioni per farlo nel modo corretto).

Regolazione dinamica delle sospensioni della moto

Quest’altra tipologia di regolazione serve invece per migliorare il comportamento della moto. Per questo motivo infatti tiene conto dello stile di guida del pilota. Se il precarico in compressione e il freno sono troppo elevati, è possibile comprenderlo dal comportamento della moto, che sobbalza su tutte le irregolarità del terreno e risulta rigida sui rettilinei. Se invece le ruote non seguono le asperità, allora significa che il precarico delle molle è troppo alto.

Se la moto si abbassa troppo in avanti durante le frenate, oppure sbanda al posteriore, allora vuol dire che il freno in compressione non basta e le molle della forcella sono precaricate poco. Se nel percorrere le curve invece la moto ondeggia, significa che bisogna aumentare il freno in compressione e il precarico.

Che cosa regola il precarico? L’altezza della moto e il funzionamento delle sospensioni sulle irregolarità del terreno. Modificando il precarico varia anche il comportamento della moto in curva. I freni in estensione o compressione invece regolano la velocità con cui si comprimono e si estendono le sospensioni.