Una nuova normativa europea impone che tutti i veicoli a motore debbano essere sempre coperti da un’assicurazione, anche quando sono fermi o parcheggiati. Si tratta di un obbligo che punta a tutelare maggiormente le persone coinvolte in incidenti e a ridurre il fenomeno dei veicoli non assicurati.
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La direttiva europea sulle auto sempre assicurate e il recepimento italiano
La normativa è il risultato della direttiva europea 2021/2118/UE, recepita in Italia tramite il decreto legislativo 184 del 22 novembre 2023. Questa modifica l’articolo 122 del Codice delle Assicurazioni Private, stabilendo che l’obbligo assicurativo si estenda a tutti i veicoli idonei alla circolazione, indipendentemente dal fatto che siano in uso o meno. L’obiettivo è garantire una copertura più ampia per le vittime di incidenti, anche quando causati da veicoli fermi.
L’obbligo di assicurare tutti i veicoli potrebbe portare a un aumento generale delle tariffe assicurative. La maggiore domanda potrebbe spingere alcune compagnie a rivedere i prezzi mentre altre potrebbero sfruttare l’occasione per offrire sconti mirati o polizze innovative. Gli esperti consigliano di confrontare attentamente le offerte per trovare la soluzione più vantaggiosa
Chi deve assicurare il veicolo
La nuova normativa riguarda tutti i veicoli parcheggiati su aree pubbliche o private purché idonei alla circolazione. Sono escluse alcune categorie:
- veicoli ritirati formalmente dalla circolazione, come quelli demoliti o radiati dal PRA;
- veicoli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo;
- veicoli privi di componenti essenziali (come motore o ruote), che li rendano inutilizzabili.
In pratica, se un veicolo è integro e potrebbe potenzialmente circolare, deve avere una copertura assicurativa. Di fatto molti proprietari di veicoli inutilizzati, che magari tengono fermi in garage per lunghi periodi, si trovano a dover affrontare costi non previsti. Per ridurre questo impatto, alcune compagnie assicurative offrono polizze flessibili, che permettono di sospendere temporaneamente la copertura durante i periodi di inutilizzo. Questa soluzione può aiutare a bilanciare il rispetto della normativa con la gestione dei costi.
Le sanzioni per chi non rispetta la norma sulla Rc auto
Il mancato rispetto dell’obbligo assicurativo comporta sanzioni amministrative severe. Le multe variano da 841 a 3.287 euro, a seconda delle circostanze. In aggiunta, il veicolo non assicurato può essere sequestrato fino alla regolarizzazione della posizione assicurativa. Nei casi più gravi o in caso di recidiva, sono previste ulteriori conseguenze, come la sospensione della patente di guida.
La nuova regola comunitaria mira a contrastare il fenomeno dei veicoli non assicurati, un rischio per la sicurezza stradale e i costi del sistema assicurativo. Punta anche a fornire una tutela uniforme a tutti i soggetti coinvolti in incidenti, garantendo che ci sia sempre un’assicurazione responsabile per eventuali danni. La normativa porta cambiamenti nel mercato assicurativo. Si prevedono nuove tipologie di polizze, come quelle personalizzate per chi utilizza raramente il proprio veicolo o per chi lo tiene esclusivamente in garage. I consumatori, dal canto loro, saranno chiamati a essere più attenti nella scelta della compagnia assicurativa, considerando non solo il costo, ma anche la flessibilità delle soluzioni proposte.
Impatto sulle flotte aziendali e i veicoli storici
Le aziende con flotte di veicoli saranno tra le più colpite dalla nuova regola. Anche i mezzi non in uso o riservati a specifiche attività dovranno essere assicurati. Comporterà infatti una rivalutazione delle strategie di gestione delle flotte, con un probabile aumento dei costi operativi.
La normativa solleva interrogativi anche per i proprietari di veicoli storici, che spesso vengono usati solo in occasioni particolari. Se un veicolo d’epoca è idoneo alla circolazione dovrà essere coperto da una polizza. L’obbligo di assicurare anche i veicoli inutilizzati potrebbe incentivare la rottamazione di veicoli obsoleti o non più utilizzati. Potrebbe quindi favorire un rinnovo del parco auto circolante, con vantaggi per l’ambiente.