Il 18 settembre 2023 è entrata in vigore una nuova regola, in grado di semplificare il procedimento per ottenere la patente della moto, quella di categoria A3. Tutti i candidati, infatti, non hanno più l’obbligo di sostenere nessun tipo di esame, in quanto è sufficiente seguire un corso specifico presso la scuola guida.
Occhio però: si tratta di una modifica legislativa molto importante introdotta dal Decreto-Legge 16 giugno 2022, n. 6, ma non valida per tutti. Proprio così: la prova viene eliminata, ma solo alcuni soggetti possono beneficiare della novità. Vediamo in maniera specifica i dettagli e i risvolti concreti.
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Esame eliminato: per quali candidati
L’esame per conseguire la patente della moto è quindi abolito, ma non per tutti. Le regole valgono solo ed esclusivamente per tutti i soggetti già in possesso della A1 o A2 (conseguibili rispettivamente a partire dai 16 e dai 18 anni). Modificando l’art. 123 comma 7 del Codice della Strada, la legge n. 108 del 5 agosto 2022 ha disposto, in particolare, che “il corso di formazione, presso un’autoscuola, frequentato da parte del titolare di patente A1 o A2, nelle condizioni previste consente il conseguimento, rispettivamente, della patente A2 o A senza il sostenimento di un esame di guida”.
Per chi ha già conseguito una delle suddette licenze della moto, basta aspettare due anni dal momento dell’ottenimento della patente stessa (rivista nel 2023) per poter “trasformare” la A1 o A2 in A3 senza affrontare nessun esame: è obbligatorio frequentare lezioni pratico-teoriche presso l’autoscuola, della durata minima di 7 ore. Una decisione presa soprattutto per riuscire a far fronte al problema di carenza di personale presso gli uffici delle Motorizzazioni Civili e a velocizzare le pratiche. È esonerati dalla prova finale esclusivamente chi ha una patente della moto ce l’ha già.
Licenze e categorie di moto
Intanto facciamo un piccolo ripasso sulle patenti e le categorie di moto che si possono guidare:
- chi è in possesso della A1, che si può conseguire a partire dai 16 anni, può guidare motocicli con cilindrata pari a 125 cc e con una potenza che non superi gli 11 kW;
- chi ha la A2, che invece si prende a 18 anni, può guidare motocicli che arrivano fino a 35 kW di potenza, ma con un rapporto peso/potenza massimo di 0,2 kW/kg;
- la A3 (o A) infine è un’abilitazione alla guida di qualsiasi motociclo e si può conseguire dopo due anni dal conseguimento della A2 oppure direttamente a 24 anni.
Cos’è cambiato
Oggi le cose sono cambiate solo ed esclusivamente per chi una patente della moto ce l’ha già e vuole iniziare semplicemente a guidare una due ruote più potente. Non serve altro che seguire il corso specifico in autoscuola, senza più dover passare l’esame: in questo modo è stato snellito l’iter burocratico e alleggerito il lavoro della Motorizzazione.
Che cosa ne pensano i motociclisti? Si tratta di un argomento che ha sicuramente suscitato notevole interesse. Al momento dell’introduzione, se ne è parlato molto. In molti hanno dato segno di apprezzare la novità, anche se c’è chi si è detto preoccupato che senza un esame pratico finale la circolazione sia più rischiosa.