SBK: ad Assen occhi puntati su Razgatlioğlu e Ducati

Torna a rombare la Superbike. Sullo storico tracciato di Assen nei Paesi Bassi

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

Divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Con ancora negli occhi le splendide gare di Barcellona, ecco che torna a rombare la Superbike. Sullo storico tracciato di Assen nei Paesi Bassi, dal 19 al 21 aprile scenderanno in pista i protagonisti che per due round hanno infiammato il cuore degli appassionati a suon di gare mozzafiato in questo acceso inizio di stagione. Lo spettacolo delle gare per moto derivate di serie ha già visto quattro diversi vincitori su sei manche e tre marche diverse alternarsi sul gradino più alto del podio in questo breve avvio di campionato.

Il circuito

E’ uno dei più antichi tracciati della storia del motociclismo, presente nel campionato Superbike dal 1992. Guadagnandosi soprannomi importanti come “Cattedrale della velocità” o “Università della moto”, in quasi un secolo di gare ha attraversato molti cambiamenti e vissuto sostanziali modifiche passando dai 28,4 km originali del primo percorso stradale, agli attuali 4.542 metri dell’impianto permanente. Resta uno dei più veloci circuiti del mondiale e nonostante non abbia particolari dislivelli, rappresenta ancora una delle prove più impegnative di tutto il “circus”. Con diciotto curve, prevalentemente a destra, è molto veloce anche se nella prima parte c’è un curvone che richiede una potente frenata e immette in un piccolo “motodrome” dove l’abilità nei cambi di direzione a bassa velocità può fare la differenza. Il tratto intermedio della pista consente di aumentare la velocità per poi giungere nella parte finale dove si arriva direttamente sul traguardo da una stretta chicane, spesso decisiva per l’esito finale della corsa.

Cosa ci aspetta

Vincere non è mai scontato e Assen è una pista che richiede grande bravura e attenzione in tutti i settori. I pretendenti alla vittoria di gara sono molti e laddove l’esperienza può fare la differenza, attualmente ci sono almeno dieci piloti con reali chances di salire sul podio. Nicolò Bulega comanda la classifica con una sola vittoria, ma è stato finora il più costante e dovrà certamente lottare per posizioni di vertice poiché tallonato dal compagno di scuderia Álvaro Bautista in seconda posizione. Lo spagnolo sa come ottenere il miglior risultato, ma dovrà guardarsi bene dagli attacchi di un lanciatissimo Toprak Razgatlioğlu che dopo le due vittorie in Catalunya, pare aver trovato l’alchimia giusta con BMW. Gara di casa per il compagno del turco Michael van der Mark, che davanti al suo pubblico farà di tutto per ben figurare, forte dei progressi della moto bavarese.
Attenzione anche agli altri italiani, in primis Andrea Iannone, sempre più a suo agio con la Ducati del team Go Eleven, mentre non ci sarà Danilo Petrucci con l’altra Ducati del team Barni, infortunatosi con la moto da cross dopo un volo pauroso e ricoverato in ospedale. Il ternano è attualmente sesto in campionato proprio dietro al pilota di Vasto. Si attendono risposte anche da Sam Lowes che ha dimostrato di andare forte, ma senza ottimizzare tutto il carisma espresso in gara, mentre per il gemello Alex Lowes, un bel risultato rilancerebbe lui e la Kawasaki ufficiale dopo l’ottimo avvio di fine febbraio in Australia.

A caccia di riscatto

Ad Andrea Locatelli servono buone prestazioni per non farsi staccare in classifica (7°), ma soprattutto per portare la Yamaha fuori dalla momentanea crisi, mentre per Axel Bassani è giunto il momento di ritrovare lo smalto che il passaggio in Kawasaki ha un po’opacizzato. Stesso vale per Michael Ruben Rinaldi con la Ducati di Motocorsa Racing e il team Bonovo Action BMW che dopo l’ammissione di Scott Redding di essersi sbagliato sulle possibilità di vittoria di Toprak in un tempo così breve, è ora convinto di poter fare molto bene, dati i progressi del pacchetto M 1000 RR.
Sorvegliato speciale
Dopo un inizio incerto e avaro di risultati, Jonathan Rea rimane un grande atteso. Il passaggio in Yamaha Pata Prometeon ha ridotto le percentuali di successo del sei volte campione del mondo che ha faticato tantissimo nelle prime due uscite stagionali, ottenendo un ottavo posto come unico piazzamento. Se la situazione dovesse cambiare e finalizzarsi il feeling con la quattro cilindri di Iwata già da questo round, la Superbike ritroverebbe un altro importante protagonista di questo entusiasmante 2024.

Orari  e programmazione TV

Venerdì, 19 Apr.
FP 1 – 10:20
FP 2 – 15:00
Sabato, 20 Apr.
FP 3 – 09:00
Superpole – 11:00
Race 1 – 14:00
Domenica, 21 Apr.
WARM UP – 09:00
Superpole Race – 11:00
Race 2 – 14:00
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