Già dall’inizio del 2022 abbiamo parlato spesso delle nuove decisioni prese dell’Europa, di abbandonare le vetture con motorizzazioni tradizionali termiche a diesel e benzina entro il 2035. L’intento è quello di trasformare la mobilità e renderla sostenibile e pulita, senza emissioni inquinanti, a favore dell’ambiente.
Nel corso dei mesi di quello stesso anno abbiamo anche visto l’Europa approvare le decisioni che prevedevano lo stop definitivo ai veicoli a combustione interna, ma a ottobre 2022 sembra cambiare tutto. Dopo aver assistito alle dichiarazioni di Carlos Tavares, CEO di Stellantis di quell’anno, che sostiene che le nuove normative Euro 7 siano troppo stringenti per le realtà che operano nel nostro continente, ecco l’Europa fare retrofront.
Si trattava solo di indiscrezioni raccolte dal sito Politico.eu, ma si è saputo che l’UE non volesse emettere norme anti-inquinamento proibitive per i motori a benzina e diesel, quindi gli standard non sarebbero cambiati rispetto al periodo precedente.
Il che sembra molto strano, visto e considerato che si era parlato moltissimo di Euro 7 e nuove regole stringenti per le emissioni, che tra l’altro – secondo esperti e addetti ai lavori – sarebbero state troppo complesse da rispettare per i produttori di auto. I vincoli sulle emissioni per le Case automobilistiche quindi sono stati alleggeriti di molto rispetto a quelle che erano le previsioni.
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Nuove regole Euro 7: la sorpresa
Secondo la fonte del 2022, sembrava quindi che l’Europa voglia mantenere gli stessi standard precedenti al 2022 sulle emissioni auto inquinanti, a esclusione della CO2, considerata sostanza clima alterante. Questo ha comportato quindi che per tutti i veicoli non ci siano state grandissime differenze rispetto alla normativa Euro 6, in vigore nel 2022 nel nostro continente, sin dal 2014.
Poche le modifiche e non così proibitive per i produttori di auto, come infatti aveva “chiesto” Tavares. Dopo mesi e mesi di preoccupazioni, sembrava a fine 2022 invece a nuove decisioni volte a preservare sul mercato motori a benzina e diesel di generazione di quell’anno. I costruttori del settore automotive sarebbero stati davvero in difficoltà con le nuove normative Euro 7 intese prima di questa nuova notizia.
In realtà, con il senno di poi, le modifiche ci sono state e hanno messo eccome in difficoltà i produttori di auto, tanto che nel 2023 anche un colosso come Volkswagen è in lotta con l’Euro7 per riuscire a mettere a norma le auto entro il 2025, che appare troppo vicino.
Le motivazioni dietro la decisione
Politico.eu ha parlatp della novità spiegando che le nuove circostanze economiche e geopolitiche hanno spinto molto probabilmente la Commissione Europea a prendere questa nuova decisione, “ammorbidendo” quelle che avrebbero dovuto essere le nuove normative Euro 7 del 2022 in ambito di emissioni dei veicoli.
L’impatto sull’industria automobilistica sarebbe stato davvero eccessivo e molto penalizzate e, vista la situazione che il settore di quel periodo stava affrontando ormai da due anni e mezzo – con un mercato sprofondato in un’enorme crisi – sarebbe stato bene fare un passo indietro. I limiti sarebbero senza dubbio stati troppi e avrebbero rappresentato una pressione elevata anche sui consumatori e sulla loro capacità di spesa.
La presentazione ufficiale della proposta di normativa Euro 7 sarebbe dovuta essere effettuata (con gran ritardo) entro il 26 ottobre 2022. In seguito è stato avviato un procedimento che prevede il passaggio in Consiglio e Parlamento europeo. Le regole Euro 7 dovrebbero entrare in vigore nel 2025 ma sarebbero potute slittare all’anno successivo.
Questa decisione di Bruxelles è una vittoria per il settore auto. I produttori erano molto preoccupati delle conseguenze della normativa così stringente, che avrebbe portato senza dubbio alla fine prematura dei motori a combustione interna. Carlos Tavares si è sempre dichiarato contro questo regolamento (oltre che contro l’inasione delle auto elettriche cinesi).
L’Euro 7 nel 2024
Abbiamo raccontato di questo possibile passo indietro atteso nel 2022, un anno stanco da due anni e mezzo di crisi del settore e con un futuro incerto davanti a sè. Ora però torniamo al presente, ci sono stati tanti cambiamenti da questo momento: la tanto discussa Normativa Euro 7 è stata approvata con novità inaspettate e conseguenze inattese e, in un’era in cui le auto a combustione interna vanno verso la propria fine, anche il futuro elettrico è in dubbio. Non ci resta che restare ancorati al presente e vedere cosa succederà al mondo automotive.