Colonnine di ricarica: nuovi finanziamenti per l’Italia

L’Europa ha deciso di finanziare il nostro Paese per la realizzazione di nuove colonnine di ricarica per auto elettriche, ancora troppo poche

Foto di Laura Raso

Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Il problema della mancanza (o della scarsità e maldistribuzione) delle colonnine e infrastrutture di ricarica per le auto elettriche in Italia non è certo un segreto. Ne abbiamo parlato più volte, perché è proprio uno dei fattori che in questi anni ha limitato maggiormente la diffusione delle vetture a zero emissioni nel nostro Paese.

Chiaramente non è l’unico, visto che i prezzi di listino delle varianti elettriche (rispetto agli stessi modelli con motore termico), l’ansia dell’autonomia e l’incertezza sui prezzi dell’energia (negli ultimi tempi) sono altri limiti importanti alla diffusione delle auto elettriche in Italia.

Il nostro continua a rimanere un Paese dove i motori termici prevalgono, e addirittura, dove l’età del parco auto circolante è molto alta, tra le più elevate d’Europa. Un problema certamente non da poco, anzi. E questo dato anche dal fatto che oggi comprare una macchina nuova sembra quasi diventato un lusso per la maggior parte delle famiglie italiane: il nostro potere d’acquisto è sceso notevolmente e i prezzi di listino invece continuano a salire.

Motivi per i quali si prediligono le vetture usate, più vecchie e inquinanti. Ma torniamo a parlare di elettrico, visto che i grandi obiettivi europei prevedono la vendita esclusiva di questa tipologia di motorizzazioni a breve.

L’Europa aiuta l’Italia

L’Unione Europea ha deciso di aiutare il nostro Paese nella diffusione di auto elettriche. Come? Appoggiando ben quattro differenti progetti volti alla realizzazione delle infrastrutture di ricarica per la diffusione della mobilità elettrica.

Da Bruxelles arriverà quindi un finanziamento per una somma che supera i 227 milioni di euro agli operatori nazionali, su un totale di 352 milioni di sovvenzioni che andranno usate per la costruzione di nuove infrastrutture sulla rete di trasporto transeuropea (Ten-T), desi per un totale di 26 progetti all’interno di 12 Stati membri.

I finanziamenti

La fetta più ampia delle risorse andrà a Tesla Italy, che otterrà ben 133,8 milioni di euro del finanziamento totale per la realizzazione di 6.458 punti di ricarica per veicoli elettrici leggeri in 16 Paese dell’Unione Europea, di cui fa parte anche l’Italia.

Quasi 50 milioni di euro (49,9) andranno invece ad Atlante Srl, per la costruzione di colonnine di ricarica veloce e standard in Spagna, in Francia e in Portogallo, oltre che in Italia. Infine restano altri 29,3 milioni di euro destinati alla Italiana Petroli e 14,8 milioni invece andranno nelle casse di Enel X Way. La prima realizzerà più di 1.000 nuove stazioni di ricarica destinate ai veicoli elettrici leggeri e pesanti, la seconda invece li userà per il suo progetto volto all’apertura di nuove stazioni di ricarica ad alta potenza destinate alla Spagna e al nostro Paese.

A proposito de finanziamenti, come fa sapere l’ANSA, si tratta di nuove manovre che fanno parte del meccanismo per le infrastrutture dei combustibili alternativi (Afif), “che prevede anche il coinvolgimento di istituzioni finanziarie per aumentare l’impatto degli investimenti”.

Approccio che serve per garantire una copertura ampia ed efficace delle infrastrutture di ricarica elettrica nell’intera UE, contribuendo a promuovere la mobilità sostenibile per ridurre le emissioni inquinanti e l’impatto negativo che i trasporti hanno sull’ambiente.

L’UE intanto si occupa anche delle scorte di litio per la produzione delle batterie, altro problema. È chiaro che, con la diffusione dei veicoli elettrici nei prossimi anni il fabbisogno di litio potrebbe aumentare vertiginosamente, quindi la nostra capacità produttiva potrebbe non riuscire ad accontentare la domanda.