Giorgia Meloni e i leader del G7 sulle Fiat vintage elettriche

Fiat 500 e Panda, rigorosamente del passato, hanno conquistato i leader del G7, i quali sono stati immortalati molto divertiti a bordo delle italiane

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 14 Giugno 2024 11:42

Borgo Egnazia a Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, è in questo momento il delle vicende politiche di tutto il mondo. La piccola località del Sud Italia, infatti, è il teatro del G7, il meeting dei potenti della Terra che sono alle prese con molteplici questioni geo-politiche ed economiche ad alto tasso di complessità. A fare gli onori di casa ci sta pensando il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Gli ospiti d’onore sono Joe Biden, presidente degli Stati Uniti,  Emmanuel Macron, presidente francese, oltre ai primi ministri di Canada, Regno Unito e Giappone, Justin Trudeau, Rishi Sunak e Fumio Kishida, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 

La prima ad arrivare è stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale è stata accolta con una cordiale stretta di mano e sorrisi, da parte del premier Meloni. Tanti i temi in ballo che saranno affrontati: Africa, cambiamento climatico e sviluppo, Medio Oriente, Ucraina, Migrazioni, Indo-Pacifico e sicurezza economica, oltre alla sessione “outreach” con le Nazioni e le organizzazioni internazionali invitate su Africa, Mediterraneo, energia e intelligenza artificiale. A quest’ultima prendere parte anche Papa Francesco. Sarà la prima volta di una pontefice a questo tipo di incontri. Un fatto sicuramente di rilevanza storica.

Simpatia a bordo delle vecchie Fiat

Al meeting al Golf Club di Borgo Eganzia, chi ha catturato l’occhio è stato il Made in Italy su quattro ruote. Giorgia Meloni è stata fotografata (qui la gallery) a bordo di una Fiat 500, in carrozzeria “spiaggina, per viaggiare sul prato all’inglese in modalità ecologica, dato che la vettura è stata convertita al motore elettrico. Lo stesso si può dire per il premier canadese Justin Trudeau e per quello britannico Rishi Sunak, che invece sono stati accolti da una vecchia Fiat Panda, anche questa riconvertita in elettrica, in configurazione “Golf Club“, per vivere una simpatica esperienza en plein air. Le due popolari vetture restano un affascinante simbolo del nostro Paese, e acchiappano ancora molti sorrisi.

Dunque, le i due modelli di Fiat “nazional-popolari” alimentano la passione di chiunque le veda, compresi i potenti della Terra, che solitamente sono abituati a ben agi, anche su quattro ruote. Eppure, le due auto vintage hanno saputo destreggiarsi ottimamente in un contesto come quello del G7, regalando un attimo distensione, svago e divertimento a coloro che lo hanno vissuto e visto in prima persone. Le due piccole e anziane utilitarie del nostro Paese, hanno saputo cavalcare bene lo scorrere del tempo, che per loro sembra essere stato molto gentile. Infatti, il loro appeal è molto alto, a distanza di tanti anni.

Simbolo di un’epoca

La Fiat 500 è stata il simbolo della seconda fase del boom economico italiano, segnando quell’epoca in modo indiscutibile, resistendo sul mercato sostanzialmente invariata fino alla metà degli anni ’70 del secolo scorso. Quasi ogni famiglia italiana, ha un piccolo ricordo legato a questa macchina. Discorso simile per la Fiat Panda, presentata per la prima volta nel 1980, in un periodo complesso per il colosso torinese, ma rivelatasi una vera macchina di successo che ha trainato le vendite del marchio fino al 2003, nella sua veste originale. In seguito si sono succedute due ulteriori generazioni, con la terza che è ancora leader del mercato del Belpaese.