Caos monopattini, serve la targa ma nessuno sa come farla: piovono multe

La riforma del Codice della Strada sta già facendo discutere per l'obbligo del casco e della targa relativo ai monopattini elettrici: manca un decreto attuativo

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 16 Dicembre 2024 10:24

Coppie di turisti, giovani studenti, lavoratori in ritardo: il monopattino elettrico è diventato il simbolo di una nuova mobilità. Ma negli ultimi giorni qualcosa è cambiato, più esattamente da quando il nuovo Codice della Strada è entrato in vigore.

Secondo quanto, infatti, dispone la normativa, d’ora in avanti serviranno targa, casco e assicurazione. Il problema? Nessuno sa come adeguarsi. E già fioccano le prime multe. Al momento, le Forze dell’Ordine possono sanzionare solo due tipologie di infrazione: il trasporto di passeggeri a bordo e il superamento dei 50 km/h di velocità. Questo almeno sulla carta, poiché mancano i decreti attuativi sugli altri oneri. In realtà, l’applicazione o meno delle regole dipende dalle politiche locali.

Difformità tra i Comuni

Se a Roma vengono punite esclusivamente le due infrazioni sopra citate, la situazione a Milano è ben diversa. Pronti via e, il 14 dicembre (data di entrata in vigore del nuovo Codice della Strada), sono stati multati 15 conducenti, di cui 13 per l’assenza del casco e due per il trasporto di passeggeri. Sei le contravvenzioni elevate a Firenze e una a Napoli ai conducenti ‘pizzicati’ senza il casco. Ciascuno dovrà pagare 50 euro.

Sabato c’è stata tolleranza a Bergamo. Anziché la multa immediata, gli agenti hanno provveduto a informare delle novità gli utenti, invitandoli ad adeguarsi. “Al personale del comando sono stati forniti gli aggiornamenti normativi e nei prossimi giorni effettueremo gli approfondimenti per le eventuali criticità che dovessero emergere in fase di applicazione”, spiega la comandante della polizia locale Monica Porta all’Eco di Bergamo. “Si tratta di una mini riforma del Codice della Strada; quindi, di un riordino complessivo della disciplina e diversi aspetti saranno definiti con l’emanazione di decreti ministeriali di attuazione”.

La comandante aggiunge: “Per i monopattini si dovrà attendere un decreto che stabilirà le modalità di rilascio oneroso del contrassegno identificativo adesivo plastificato e non rimovibile. I caschi per monopattini devono essere conformi alle norme tecniche Uni En 1078 e Uni En 1080 e sono già in commercio: in pratica sono i caschi già prodotti per gli utenti di biciclette e skateboard.

Dove si fa la targa?

Intanto, le società di noleggio temono che l’obbligo del casco possa disincentivare l’uso del monopattino: “Per la targa, invece, l’Unione Europea ha già stabilito che i mezzi sotto i 25 all’ora non debbano averla, ma questo è stato ignorato dalle nuove norme del Codice della Strada – sottolinea Michele Francione, direttore operativo e sviluppo di Bit Mobility –, mentre l’assicurazione di fatto sui nostri mezzi è già presente, in quanto tra i requisiti previsti dai bandi comunali”. E non è ancora chiaro come fare la targa.

A ogni modo, la disciplina assumerà contorni più chiari con i ricorsi: “Le multe elevate per la mancanza di casco potranno essere contestate e attraverso dei ricorsi si formerà un orientamento a riguardo”, evidenzia l’avvocato Cadamuro al Messaggero.

“Come accade per l’articolo che riguarda il contrassegno identificativo – continua Cadamuro – vengono descritte le specifiche del contrassegno che devono rispettare le modalità previste con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito il ministro dell’Economia e delle Finanze, ma si tratta di un decreto che attualmente non esiste e che il governo ha tempo di varare entro 12 mesi. Di qui l’impossibilità, per il momento, di elevare sanzioni”.