Il nuovo brand di ENI per la mobilità sostenibile

Affrontando il tema della Sustainable Mobility, oggi nasce Enilive, dedicata appunto a tutto ciò che concerne le alternative meno impattanti sull’ambiente

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Avevamo già parlato della scelta di ENI di creare un nuovo carburante sostenibile. È infatti arrivato lo scorso mese di febbraio in Italia il nuovo HVOlution in 50 Eni Live Station del nostro Paese. Nei mesi successivi la sua presenza nelle stazioni di servizio è stata implementata.

Si tratta nello specifico di una nuova tipologia di diesel alternativo, che viene prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali, oltre che da olii generati da colture non in competizione con la filiera alimentare; oggi è già utilizzabile dalle motorizzazioni omologate. A tale proposito, oggi ENI prende un’altra decisione molto importante.

Le novità di Eni Sustainable Mobility

Eni Sustainable Mobility, la società che si occupa della bioraffinazione, produzione di biometano, concentrata inoltre sulle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e sulla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, ha creato Enilive.

Parliamo di un nuovo brand che lavorerà attraverso le oltre 5.000 Enilive Station in Europa, dove è presente un’ampia offerta di prodotti, tra cui i carburanti di natura biogenica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) di cui abbiamo già parlato, il bio-GPL e il biometano, nonché l’idrogeno e l’elettrico, oltre ad altri prodotti come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili.

Una rete di stazioni, quella di Enilive, in grado di supportare anche altri servizi di mobilità tra cui la ristorazione, i negozi di prossimità e numerosi altri a supporto delle persone in movimento, come ad esempio i punti Telepass, le auto Enjoy, il pagamento dei bollettini postali e gli Amazon Locker.

Obiettivo decarbonizzazione

L’obiettivo di questo nuovo brand, Enilive, è riuscire a fornire servizi e prodotti sempre più decarbonizzati e quindi perfetti per la transizione energetica, accelerando il percorso verso la riduzione delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita, contribuendo all’obiettivo di ENI di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 anche grazie ai nuovi asset industriali, tra cui varie bioraffinerie, impianti per la produzione di biometano in Italia.

Eni Sustainable Mobility prevede di aumentare la capacità di bioraffinazione, passando dalle attuali oltre 1,6 milioni di tonnellate a superare i 3 milioni di tonnellate all’anno entro il 2025 e di superare i 5 milioni di entro il 2030. Un obiettivo molto ambizioso, a cui ENI punta però con tutte le sue forze.

Eni Sustainable Mobility è direttamente controllata da ENI, che ne detiene il 100% del capitale sociale.

Il nuovo brand

Enilive è quindi un nuovo brand e dona anche una nuova identità visiva alla società. Rappresenta un cambio di passo per raccontare il ruolo di interprete della trasformazione della mobilità che Eni Sustainable Mobility ha acquisito.

Nel logo che tutti conosciamo rimane ancora centrale il cane a sei zampe, ma il grande cambiamento è dato da una nuova icona che va a sostituire la storica fiamma, e che diventa simbolo di una “mobilità viva”, flessibile e innovativa.

Un brand innovativo, che va a inserirsi nel sistema di marchi che ENI ha lanciato negli ultimi due anni: si mostrerà con un nuovo colore e con un segno grafico che ne dichiara il campo di azione, il ruolo all’interno del percorso di decarbonizzazione e nella strategia per la transizione energetica che ENI ha deciso di portare avanti.