La sabbia del deserto invade il Nord: auto ridotte male

Sulle Nord Italia diversi conducenti hanno avuto un'infelice "sorpresa" questo fine settimana: le loro auto ricoperte di sabbia, da togliere quanto prima

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 10 Giugno 2024 09:47

Nel corso dell’ultimo week-end ha piovuto in diverse città del Nord Italia e gli effetti si sono visti. Oltre ad aver dovuto rimandare alcune attività all’aperto, i conducenti hanno notato della strana “sabbia” sulle proprie auto, manco fossero in una località marittima. Proveniente dal deserto del Sahara, costituisce un fenomeno abbastanza ricorrente, che, se accompagnato dalle precipitazioni, ha questo genere di effetti. Poco carini, giusto per usare un eufemismo, nella prospettiva di chi possiede una vettura. Il tempo eventualmente speso a lavare la carrozzeria nei giorni precedenti risulta vano, con la polvere giallastra sparsa dappertutto.

Rischi di graffi sulla carrozzeria

Fingere di non vederla? Impossibile: è un pugno in un occhio. Inoltre, le condizioni del mezzo rischiano di essere compromesse in maniera irreparabile. Al contrario di quanto verrebbe da supporre, sulle macchine mica troviamo la sabbia, bensì polvere. Difatti, i granelli di sabbia sono troppo pesanti per essere sollevati dalle correnti atmosferiche, a differenza della polvere, caratterizzata da particelle davvero piccole e nel Sahara è concentrata oltre la metà presente nell’atmosfera della Terra. Resta da stabilire quali accorgimenti adottare per rimuoverli con successo. Di getto, verrebbe da pensare che sia questione di poco: un semplice (ennesimo) lavaggio e, via, tornerà come prima. Troppo facile: le modalità adottate incidono sul risultato finale. In caso di intervento con un panno, umido o asciutto che sia, si corre il rischio di graffiare la vernice. Meglio procedere allora secondo le dritte degli esperti.

Nei prossimi giorni il tempo dovrebbe cambiare, con l’arrivo di fitte precipitazioni. Così, verrebbe da ritenere che tanto valga attenderne l’arrivo, provvedendo loro a risolvere qualsiasi tipo di disagio. In teoria, la sabbia se ne andrà via e la vettura sarà nuova o quasi. Già, in teoria, perché, alla prova del nove, arriverà una cocente delusione. Siccome la sabbia è abrasiva, se la pioggia cade su di essa, andrà ad agire in stile “carta vetrata”, andando a formare innumerevoli graffi. Il mix tenderà a lasciare pure delle macchie d’acqua sul mezzo, complicate da rimuovere e con l’obbligata opera di lavaggio affidata a un professionista. Del resto, incaponirsi nel cavarsela in totale autonomia, spingere a commettere degli errori tragicomici. Il video diventato virale virale su TikTok della ragazza che ha portato all’autolavaggio la sua Fiat Panda, serve da monito. Se la sarebbe cavata con una spesa modica e, invece, le toccherà con ogni probabilità comprare un’altra auto.

Poiché prevenire è, comunque, sempre meglio che curare, quando la vettura viene parcheggiata all’esterno del garage (ammesso che se ne abbia uno) sarebbe opportuno coprirla con un comune telo. Sul mercato se ne trovano di tutti i tipi, sia nelle dimensioni sia nel materiale. Per acquistarne uno le opzioni rimangono le solite: sosta in un negozio (magari specializzato, data la maggior possibilità di scelta) vicino casa oppure sulle piattaforme e-commerce. In termini di prezzo, i canali web si lasciano preferire, mentre un centro fisico permette di parlare a quattr’occhi con il rivenditore. Un professionista del campo saprà fornire delle buone dritte, forte di competenze ed esperienza.