Dacia: decarbonizzazione e sostenibilità per la mobilità di oggi e di domani

Dacia e tutto il Gruppo Renault sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico: ecco tutte le misure in atto per aiutare l'ambiente con auto a zero emissioni

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Andrea Piva

giornalista

Torinese, classe 1987, giornalista pubblicista con la voglia di raccontare quello che accade nel mondo e la fortuna di riuscire a farlo. Tra le mie passioni ci sono il cinema, lo sport e tutto ciò che è inerente al mondo dei motori e alle continue evoluzioni tecnologiche (e sostenibili) dei mezzi a quattro e a due ruote.

Pubblicato: 28 Giugno 2024 10:05

Ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente e, di conseguenza, dare un proprio contributo alla lotta contro il cambiamento climatico: è questa la mission delle varie case automobilistiche. E per raggiungere questo obiettivo e contribuire alla decarbonizzazione, Dacia ha studiato una strategia che riguarda le proprie automobili. Non a caso la causa automobilista nata in Romania ha iniziato a puntare sempre di più su vetture con alimentazioni differenti rispetto alla benzina o al diesel, virando sempre di più sulla mobilità elettrica, ibrida ma anche quella GPL.

Dacia e la decarbonizzazione: gli obiettivi da raggiungere

Il Gruppo Renault, di cui Dacia fa parte, si posto un obiettivo ben preciso: raggiungere la neutralità carbonica in Europa entro il 2040. Ed entro il 2050 l’obiettivo è invece quello di raggiungere in tutto il mondo.

Ma raggiungere la neutralità carbonica non vuol dire solamente realizzare automobili elettriche, va tenuto infatti in considerazione l’intero processo di vita di ogni singolo veicolo, sin dalla sua fase di progettazione, passando per quella di costruzione. Per questo un ruolo importante ce l’hanno anche le scelte fatte al momento della progettazione, scelte che riguardano per esempio i materiali e le componenti da usare (cercando di utilizzare il più possibile materiali riciclabili), oltre che all’utilizzo delle moderne tecnologie per rendere il più efficiente e meno inquinante possibile il processo di produzione all’interno delle fabbriche.

Ed è proprio sugli impianti di produzione che il Gruppo Renault sta investendo: il fiore all’occhiello della casa automobilistica è certamente lo stabilimento produttivo Dacia di Tangeri, in Marocco, che è la prima fabbrica di auto al mondo a essere a zero emissioni di CO2 e a zero rifiuti liquidi industriali. Ed entro il 2030 altri due stabilimenti, quello di Casablanca sempre in Marocco e quello di Pitesti in Romania, diventeranno carbon-neutral.

Ma Dacia si è anche impegnata a utilizzare sempre più materiali riciclati e ricaricabili per i propri veicoli. In fase di progettazione dei nuovi veicoli c’è poi una grande attenzione all’aerodinamica che permette alle auto di essere a loro volta meno inquinanti. E poi vanno tenuti in considerazione anche i propulsori che Dacia utilizza su tutti i propri modelli. Insomma, le strategia per la decarbonizzazione messe in atto da Dacia e dall’intero Gruppo Renault sono molte e differenziate.

Dacia Spring elettrica

Se si parla di decarbonizzazione, di lotta al cambiamento climatico e di automobili, non si può certo non parlare delle vetture elettriche. La Dacia ha puntato molto sulla nuova Spring, 100% elettrica: è disponibile in quattro allestimenti (Essential, Exteme, Cargo e Business) e ha un prezzo abbastanza contenuto, considerati i prezzi alti delle vetture elettriche: si parte infatti dai 21.450 euro dalla versione base Essential.

La Dacia Spring è una city car agile, comoda da utilizzare nel traffico cittadino. L’autonomia della batteria, anche nella versione Essential, per i modelli che montano il motore Electric 45 è di 227 chilometri. Se invece si sceglie la motorizzazione più potente data dal motore Electric 65, l’autonomia cala a 218 chilometri.

Per quanto riguarda i tempo di ricarica, con le classiche Wallbox domestiche servono poco meno di tre ore per una ricarica completa (2 ore e 54 minuti è il tempo stimato), ma se si utilizzano le colonnine di ricarica pubbliche il tempo previsto è di 40 minuti, circa.