Ricarica auto elettriche: più veloce grazie a questa novità

Una startup padovana ha studiato una soluzione per velocizzare la ricarica delle auto elettriche, oltre a ottimizzare il ciclo di vita delle batterie

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Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

L’universo che circonda il mondo delle auto elettriche deve essere ancora scoperto a fondo, ci sono molte zone e aree grigie nelle quali portare la luce. Gli automobilisti italiani appaiono ancora tiepidi verso questo tipo di alimentazione, scoraggiati dal costo di acquisto elevato, dall’autonomia ridotta e dai lunghi tempi di ricarica. Per scacciare le paure e le perplessità degli utenti della strada, ci sono molte realtà operanti nel settore determinate a scavalcare ogni ostacolo.

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha messo in evidenza il bisogno di assicurare che l’alimentazione degli EV venga direttamente da fonti rinnovabili, che le batterie innalzino la propria autonomia e il proprio ciclo di vita, abbattendo in questo modo il consumo di materie prime. Per agguantare questi traguardi è necessario lo sviluppo di scelte tecniche che permettano alle batterie di essere più efficienti. In questo scenario si inserisce una realtà nostra, la Newtwen, azienda deep tech dell’Università di Padova, che ha come target un cambiamento sostanziale del panorama della mobilità e dell’energia sostenibile grazie alla tecnologia del Digital Twin on Edge (DToE).

In cosa consiste questa innovazione

Questa soluzione è al pari di una replica digitale, integrata nel firmware, che programma il powertrain dei veicoli elettrici. Tramite questa tecnologia si possono monitorare, passo dopo passo, i parametri anche in aree fisicamente prima inaccessibili e, per questo motivo, vengono ottimizzate le performance, la longevità e l’affidabilità dei dispositivi usati nelle auto.

L’applicazione, dedicata all’ottimizzazione dell’On-Board Charger (OBC), è stata creata e portata avanti insieme a Meta System, azienda di Reggio Emilia esperta in sistemi elettronici avanzati per il settore automotive. L’On-board charger è un dispositivo ad alta potenza incaricato di trasformare e di controllare l’alimentazione di rete, proveniente dalla colonnina di ricarica, per rifornire la batteria della vettura (qui le varie procedure).

Una ricarica per auto elettriche più rapida

Questa branca della tecnologia, chiamata Digital Twin on Edge, permetterà di realizzare una panoramica ad alta risoluzione e in tempo reale dello stato termico dell’On-Board Charger, garantendo la proiezione reale di parametri oggettivi e realistici collegati alle temperature superficiali dei componenti elettronici di potenza. Queste informazioni sono state, fino a questo momento, considerate inaccessibili, mentre ora consentiranno ai vari costruttori automobilistici di progettare nuove strategie di alimentazione offrendo una ricarica più rapida e sicura, oltre che efficiente. Se facessimo un paragone con le tecnologie odiernamente sfruttate, si riscontra un risparmio di tempo pari al 30%. Un grande beneficio per gli automobilisti e un incremento della qualità della vita sorprendente.

Con gli strumenti a disposizione delle Case auto, finora è stato complesso e complicato compiere una gestione termica accurata degli OBC, perché sono sempre stati sovradimensionati, obbligando a richiedere l’integrazione di dispendiose e voluminose soluzioni hardware aggiuntive per l’abbassamento delle temperature delle batterie, con evidenti conseguenze sulla bilancia del veicolo e sul costo delle batterie stesse.

Una nuova frontiera

La tecnologia Digital Twin on Edge vuole portare avanti una rivoluzione che guardi alla sostenibilità della transizione elettrica, rivolgendosi alle industrie che gravitano attorno al processo di elettrificazione nell’automotive. Ottimizzare l’intero ciclo vita proprio di dispositivi, come motori elettrici e batterie, significa abbattere gli attuali tempi di ricarica, aumentare l’efficienza e il rendimento delle macchine elettriche e incrementare la durata della vita di sistemi che sono fondamentali per la mobilità del domani.